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Dal mensile Sirio riportiamo il testo che ci spiega il significato esoterico delle Stelle, le quali, a seconda del numero delle loro punte e delle posizioni, possiamo scoprirne il significato magico-esoterico in amuleti e talismani – amuleti contro malocchio – amuleti magici – amuleti huntik – amuleti celtici – amuleti di protezione nonche' il significato di Pentacolo- Talismano portafortuna – Sigillo di Salomone – delle Preghiere e della Magia nera oggetti, della magia nera pratica – della magia nera rituali – o magia nera riti – in riferimento alla magia nera triangolo o magia nera fatture e alla soprattutto magia nera testimonianze, per quanto riguarda la protezione dalla magia nera torna indietro, perche' tutti i prodotti esoterici o rituali di magia nera in vendita su centroesoterismo.com sono protetti e sicuri dai colpi di ritorno.
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I SIMBOLI: LA STELLA
I SIMBOLI PARLANO A TUTTI, ANCHE SE A LIVELLO INCONSCIO, SONO NATI CON L'UOMO E NON HANNO MAI PERDUTO IL LORO VALORE INTRINSECO, POSSIEDONO LA LORO TRADIZIONE CHE NON MUORE MAI, MA CHE SI TRASFORMA SOLAMENTE, MEGLIO ANCORA DIRE SI ADATTA ALLE VARIE EPOCHE CHE VIA VIA SI SUSSEGUONO.
Le stelle hanno rappresentato per l'uomo, fin dagli albori della sua storia, qualcosa di particolare: quei puntini luminosi, che vivacizzano la volta oscura, sovrastante la terra di notte. Sono sempre stati come una calamita che li attirava verso altre dimensioni, quindi un richiamo ma anche una guida. Il simbolismo della stella consiste proprio in questo: nel far porre attenzione a qualcosa, nella sua funzione di guida verso ciò che esiste al di fuori di noi, anche se impalpabile, in materiale. L'osservazione del cielo notturno cosparso di stelle fu uno degli elementi fondamentali delle religioni più antiche, un tramite tra la terra e i misteri infiniti del cielo, tra il terreno e il soprannaturale. Per l'uomo primitivo erano di conforto e lo aiutavano a sperare nel ritorno del chiarore del giorno, della luce del sole. Il simbolo della stella è a punte perché nella rappresentazione grafica di un oggetto luminoso abbiamo sempre delle punte ad angolo per indicare i raggi di luce che emette. A seconda del significato che una determinata stella possiede, può avere cinque, sei, otto o più punte. Per esempio la stella a cinque punte, con alla base due punte, due ai lati e una in alto, rappresenta il microcosmo, ossia l'uomo che si inserisce perfettamente in essa con la testa, le braccia e le gambe. Unendo la sommità delle sue punte, infatti, si ottiene una circonferenza di 360 gradi, così come il cerchio dei segni zodiacali, quindi tra una punta e l'altra intercorrono 72 gradi, perciò le misure dell'uomo inseritovi sono armoniose, perfette. Grande importanza riveste il numero 72 nell'esoterismo e nel contesto cosmico, basti pensare che la rotazione lenta dell'asse terrestre attorno al polo celeste sposta il punto equinoziale di primavere di un grado ogni settantadue anni.
LA NATURA DELLA STELLA
La medicina tradizionale attribuisce all'essere umano cinque sensi: udito – vista – gusto – olfatto – tatto e l'uomo possiede anche cinque estremità che si inseriscono nelle cinque vette della stella. Tutto questo è significativo e ci fa capire che non è casuale, ma che esiste come una chiave magica per comprendere le molteplici analogie tra l'uomo e il cosmo, tra cui intercorre un'esatta proporzione di misura, sia nella forma esterna, sia tra le linee interne e la loro suddivisione. Il simbolo rappresentato dalla stella a cinque punte è detto pentagono, pentacolo o pentagramma e nel medioevo assurse al ruolo di potente talismano ritenuto in grado di arginare le forze del male. Il pentagramma compare sovente sul frontespizio di libri o nelle pagine, così facendo gli autori volevano garantire alla loro opera il successo e la protezione adeguata contro invidie e malevolenze. A proposito di libri una piccola curiosità, assai significativa per illustrare la funzione di guida tutt'ora attribuita alla stella, è il cosiddetto asterisco, dal greco asteriskos – stellina, che in una frase rimanda a una nota aggiuntiva di spiegazione, di guida appunto al lettore. Ritroviamo la stella a cinque punte anche in antiche chiese e cattedrali in tal caso poste a impedire l'accesso a spiriti inferiori, più precisamente al diavolo e alle sue legioni. Bisogna stare attenti, però, che il pentagono abbia sempre due punte in basso e una in alto, altrimenti il suo potere da positivo diventa negativo e, oltre ad attirare le forze telluriche, incoraggia anche gli spiriti maligni. Abbiamo poi la stella a sei punte, formata da due triangoli che si intrecciano: quello con il vertice in alto indica l'elemento fuoco, quello con il vertice basso l'elemento acqua. Il fuoco esprime l'idea e la forza creatrice, mentre l'acqua rileva la potenza del nascere. Detta anche esagramma, questa stella costituisce un simbolo esoterico importante: l'antica tradizione tramanda che è stato il sigillo di salomone e che ornava il tempio di Gerusalemme. Questo simbolo, di cui il triangolo superiore rappresenta anche la trinità, lo ritroviamo presso gli antichi egizi e i druidi, ma anche in India, dove anticamente indicava la Trimurti, o la trinità indiana, composta da Brahma il creatore, Isnu il sostenitore e Shiva il distruttore. Nel sigillo di salomone, il triangolo superiore si riferisce al mondo spirituale in contrapposizione a quello inferiore indicante il mondo della materia. Nell'esagono, o emblema del macrocosmo, troviamo anche iscritto il pentagramma, la rappresentazione dell'uomo o microcosmo, ne consegue che la stella a sei punte, simboleggia l'unione dell'anima umana con lo spirito universale. Nella stella più splendente del mattino, in realtà il pianeta venere, detto anche lucifero o portatore di luce, gli antichi Caldei e poi gli Assiri identificavano la dea Ishtar, considerata da quei popoli la dispensatrice di vita e il cui sacro emblema era una stella a otto punte che, quindi, rappresenta l'anima del Creato, o la natura animata dal soffio divino che dona la vita. Per questa sua forma ottagonale è diventata anche il simbolo della rigenerazione spirituale, poiché l'ottagono è collegato a questo concetto come intermediario tra il quadrato, terra, elemento femminile, materia, ragione e il cerchio, perfezione, eternità, spirito. Per tale motivo, la maggior parte dei battisteri e delle cupole medioevali sono di forma ottagonale.
ESISTE COME UNA CHIAVE MAGICA PER COMPRENDERE LE MOLTEPLICI ANALOGIE TRA L'UOMO E IL COSMO, TRA CUI INTERCORRE UN'ESATTA PROPORZIONE DI MISURA.
PER ASPERA AD ASTRA
Troviamo il simbolo della stella in tutti i tempi e le religioni, compare anche nell'iconografia e nella liturgia cristiano – cattolica, soprattutto in riferimento alla vergine immacolata, sovente raffigurata con un'aureola sul capo disseminata di stelle, come anche nelle preghiere a Lei rivolte. Da sempre la stella è considerata un simbolo di guida, di aspirazione e di speranza, ma anche un tramite per un mondo superiore, per i regni più alti del Cielo. Questo concetto di guida abbinato alle stelle è radicato nell'uomo da tempo immemorabile, infatti le popolazioni nomadi, i viandanti, i navigatori, per seguire il cammino voluto e non smarrirsi hanno sempre avuto come punto di riferimento una stella particolare, che nella nostra epoca si identifica con la stella che indica il nord, la famosa stella polare, posta nella costellazione del piccolo carro, o orsa minore. Le stelle compaiono sovente nei racconti per bambini, esempio famoso è la fata turchina di pinocchio dal cappello a cono con in cima una stella a indicare che lei era la guida e la speranza per il burattino di legno, un aiuto per la sua aspirazione a diventare un bambino in carne e ossa, un reale essere umano. Quante volte parlando di qualcuno fortunato si dice: è nato sotto una buona stella, mentre di uno sfortunato si dice: è nato sotto una cattiva stella. Tra la moltitudine di stelle che affollano il firmamenti, però, ce ne sono di quelle che fin dai tempi più remoti hanno suscitato timori nell'uomo, ossia le stelle comete, cui si attribuivano presagi nefasti di ogni genere, mentre non è documentato nulla di catastrofico in concomitanza con il passaggio di una cometa. In merito a questo, l'unico fatto rilevante stupendo e apportatore di bene, invece, è quello verificatosi con l'apparizione della stella cometa, o la stella con la coda, che guidò i re magi dai loro lontani paesi fino alla culla del divino Bambino. Questi tre sapienti dell'antichità, essendo dei saggi, avevano compreso nel giusto valore il messaggio di speranza e di rinnovamento di quella particolare stella. Forse l'ultima stella cometa ad essere scoperta è stata in Cina nel 2007, visibile a occhio nudo nel febbraio del 2009 dalla doppia coda: la lunga di colore azzurra – verde, la corta di colore rosato. È stata chiamata bambu e speriamo che sia gentile come il suo nome e che porti buone novelle a questo mondo, oltre alla Cina da allora in continuo progresso. Quando osserviamo il cielo stellato, anche se compare una cometa, dovremo fare come i re magi e credere che sia un messaggio di speranza, che le stelle brillino nell'oscurità della notte per esserci sempre di guida, farci comprendere la nostra appartenenza al Creato e che quindi non siamo soli e smarriti nell'immensità dello spazio. È il messaggio che ci lancia il sommo poeta Dante Alighieri, un iniziato, a conclusione dell'inferno nella sua divina commedia: e quindi uscimmo a rivedere le stelle.